"L'Iran ha avviato un'indagine a tutto campo sull'aereo ucraino" caduto nei pressi della capitale "e alcune persone sono state arrestate in riferimento al caso nelle ultime 72 ore".

Lo ha detto il portavoce della magistratura di Teheran, Gholamhossein Esmaili, dopo che il governo di Teheran ha ammesso di aver abbattuto per sbaglio il Boeing 737. Nella tragedia sono morte 176 persone, tra passeggeri e membri dell'equipaggio.

Il portavoce non ha indicato il numero esatto delle persone finite in manette, né la loro identità.

"Lo stato maggiore delle forze armate, che è stato incaricato delle indagini, ha interrogato molte persone", ha spiegato ancora Esmaili.

Anche la magistratura ha avviato un'indagine in collaborazione con l'esercito, l'Organizzazione per l'aviazione civile e altre organizzazioni che si occupano di attacchi cibernetici ed elettronici, ha aggiunto il portavoce.

L'Iran deve "punire" tutti i responsabili dell'abbattimento dell'aereo ucraino: lo ha detto il presidente Hassan Rohani.

Intanto Esmaili ha reso noto anche che una trentina di persone è stata fermata per le proteste anti-regime, considerate "illegali", scoppiate da sabato in tutto il Paese. Alcune sarebbero già state rilasciate.

"Siamo tolleranti verso la manifestazioni legali", ha aggiunto il portavoce.

Ieri il governo ha negato che durante le dimostrazioni la polizia abbia esploso dei colpi di pistola.

(Unioneonline/F)
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