Cuoco e imprenditore, a capo di un vero e proprio impero con 1200 dipendenti e sedi in madrepatria, a Tokyo, Hong Kong, Londra, New York, Bangkok e Las Vegas, Joël Robuchon è morto dopo una lunga malattia all'età di 73 anni. Ed è il secondo lutto nel mondo dell'alta cucina di Francia, dopo quello del "maestro" Paul Bocuse.

Ad accomunare le due star della gastronomia la precocità della loro passione per i fornelli, l'amore per la semplicità e un palmares di riconoscimenti, con il record, per Robuchon, di ben 32 Stelle Michelin.

Un lunga gavetta, la sua, con l'approdo nei primi anni '80 al primo ristorante di proprietà Le Jamin e il trionfo delle tre Stelle della prestigiosa guida gastronomica, oltre al titolo di "cuoco del secolo". Nonostante il successo, i premi e la fama internazionale, Robuchon è sempre rimasto fedele alla regola della semplicità e della tradizione, orgoglioso che il suo piatto più rappresentativo restasse sempre un semplice, ma unico, purè di patate.

(Unioneonline/b.m.)
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