Un giudice australiano ha riconosciuto ad un uomo dello Stato di Victoria un risarcimento di 230mila dollari australiani (circa 145mila euro) da parte della Chiesa cattolica per abusi sessuali subiti da un prete pedofilo quando aveva cinque anni, 50 anni fa.

L'uomo aveva citato in giudizio la Chiesa quando la Corte suprema dello Stato aveva stabilito che l'istituzione era responsabile - sia pure indirettamente (vicarious liability) - degli abusi sessuali subiti.

In un verdetto considerato il primo del suo genere nel Paese, il giudice John Forrest ha deciso il risarcimento per dolore e sofferenza, per danni aggravati e per future spese mediche.

Padre Bryan Coffey fu condannato nel 1999 a tre anni di carcere con sentenza sospesa per aggressioni sessuali multiple contro altri bambini e morì nel 2013.

L'uomo, nel corso degli anni, aveva menzionato raramente gli abusi subiti durante l'infanzia, fino a quando ha visto su un giornale locale un annuncio di uno studio legale che ha risvegliato la sua memoria, come ha spiegato il giudice. "Quando il querelante ha letto l'annuncio, i ricordi delle aggressioni subite si sono ravvivati e da allora hanno contribuito a causare depressione e ansia", ha dichiarato Forrest nell'ordinare il risarcimento.

(Unioneonline/v.l.)

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