"Chiudere gli stadi e vietare le trasferte condanna milioni di tifosi che non hanno niente a che fare con questi delinquenti e secondo me è la risposta sbagliata". Così Matteo Salvini sugli scontri che hanno preceduto la partita tra Inter e Napoli nel corso dei quali un ultras neroazzurro è morto.

Nei primi giorni del 2019, spiega il ministro, "convocheremo con Giorgetti società sportive, tifoserie organizzate riconosciute, pulite, tranquille, e arbitri per ragionare tutti insieme di come riportare pulizia, tranquillità e sorriso sui campi da calcio".

Una proposta da portare al tavolo Salvini già ce l'ha: "Certe partite, quelle più a rischio, non si devono giocare più in notturna: si devono giocare a mezzogiorno o alle tre di pomeriggio, alla luce del sole e con elicotteri che possano controllare eventuali delinquenti".

Paolo Gentiloni ha dedicato un tweet al veleno al vicepremier leghista: "Ora tutti a condannare le bande di ultras. I loro cori razzisti, le aggressioni, la violenza contro le forze dell'ordine. Bene. Peccato che il ministro dell'Interno era andato a omaggiarli, questi ultras, appena dieci giorni fa", ha scritto l'ex presidente del Consiglio riferendosi al caloroso abbraccio tra Salvini e l'ultras rossonero già in passato sottoposto a due Daspo e condannato per traffico di droga.

Un fermo immagine degli scontri (Mediaset via Ansa)
Un fermo immagine degli scontri (Mediaset via Ansa)
Un fermo immagine degli scontri (Mediaset via Ansa)

L'INCHIESTA - Sono in tutto nove i tifosi indagati per gli scontri in via Novara - a circa due chilometri da San Siro - prima del match di campionato tra Inter e Napoli. Tra di loro i tre interisti già in carcere.

L'accusa, per tutti, è di rissa aggravata e lesioni. E gli investigatori della Digos stanno cercando di identificare il conducente del suv che ha investito e ucciso Daniele Belardinelli, 35enne ultras dell'Inter e del Varese già in passato sottoposto a due Daspo.

Si cerca un mezzo di colore scuro, mentre il questore di Milano Marcello Cardona ricostruisce così i fatti della tragica serata del 26 dicembre. "Poco prima un pulmino con a bordo gli ultras del Napoli è stato attaccato da un centinaio di supporter dell'Inter, del Varese e del Nizza. Gli interisti hanno colpito con spranghe e bastoni il mezzo dei napoletani ed è scattato un fuggi fuggi generale. Negli stessi istanti, sulla corsia opposta, un suv ha investito il 35enne".

Secondo il questore il conducente del mezzo, ancora non rintracciato, potrebbe non essersi accorto dell'incidente. "I primi ad attirare l'attenzione su Belardinelli sono stati i tifosi del Napoli, poi quelli dell'Inter lo hanno portato in ospedale", dove il 35enne è morto.

Almeno un centinaio i tifosi dell'Inter che, assieme ai supporter di tifoserie gemellate come Varese e Nizza, hanno assalito i pulmini dei tifosi partenopei, in un vero e proprio agguato organizzato. Quattro i tifosi del Napoli rimasti feriti.

Intanto, per i cori razzisti, l'Inter giocherà le prossime due partite casalinghe a porte chiuse e la terza senza curva. Inoltre, niente trasferta per i tifosi dell'Inter nel match di domani in programma ad Empoli.

(Unioneonline/L)

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