Marcia indietro di Luca Zaia sulla moratoria relativa al decreto Lorenzin sui vaccini.

Il presidente leghista del Veneto, che aveva annunciato la volontà di allungare al 2019 i termini previsti per la presentazione da parte delle famiglie dei documenti sulle vaccinazioni ai fini delle iscrizioni all'asilo, ha infatti deciso di sospendere il provvedimento.

Un dietrofront che era stato caldeggiato da molte parti, sia a sinistra che a destra.

"Qualcuno sta continuando a giocare sporco su un tema, quello dei vaccini, che dovrebbe essere affidato alla scienza, non alle divisioni di partito", il commento del segretario del Pd Matteo Renzi. "Mi sembra assurdo che per distinguersi all'interno del centrodestra si giochi sulla pelle dei bimbi", ha aggiunto l'ex premier in merito alla moratoria di Zaia.

Anche Forza Italia, per voce di Renato Brunetta, aveva invitato il governatore a "riflettere".

"Sui vaccini - ha detto l'ex ministro - non è possibile il fai da te, non è possibile avere dubbi, non è possibile la copertura parziale".

Tra i pochi a sostenere l'iniziativa, invece, il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, che aveva parlato di "una battaglia di libertà, di cura e di salute pubblica fondata sulla cultura e non su obblighi sovietici".

Lieta del ripensamento, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin: "Apprendiamo con soddisfazione la decisione del Veneto di allinearsi alla normativa nazionale", il suo commento.

(Redazione Online/l.f.)

LA VICENDA:

© Riproduzione riservata