Continuano in tutta Italia le attività di controllo per rintracciare e verificare la presenza di uova o derivati potenzialmente inquinati dal Fipronil.

Una positività è stata rilevata su un campionamento di uova in un impianto di produzione di pasta fresca di Civitanova Marche, in provincia di Macerata.

L'istituto zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle Marche che ha rilevato la contaminazione ha comunicato che la quantità di Fipronil presente nelle uova campionate è pari a 0,033 mg/kg.

L'esito delle analisi è stato reso dalla Regione in una nota, in cui si legge: "Anche in questo caso il valore è ben al di sotto del limite di tossicità acuta (0,72 mg/kg)".

Le attività svolte hanno messo in evidenza che le uova provengono da un centro di imballaggio con annesso allevamento di Castelfidardo, nell'Anconetano.

Il centro, avendo ricevuto uova dalla azienda di Ostra Vetere (primo allevamento marchigiano coinvolto nell'allerta), ha già provveduto volontariamente sia al blocco della commercializzazione delle uova in deposito sia al ritiro di quelle commercializzate.

Solo due giorni fa i Nas avevano scoperto due casi di positività al Fipronil in due allevamenti: ad Ancona, appunto, e a Viterbo.

In quell'occasione erano state sequestrate circa 60mila uova per consumo umano, 32mila per l'alimentazione zootecnica, oltre a tre capannoni per allevamento di galline ovaiole e un centro di imballaggio.

(Redazione Online/F)

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