È stato un mini-cuore, grande come una batteria stilo, a salvare la vita ad una bimba di 3 anni.

L'innovativa tecnologia sperimentale è stata utilizzata in un intervento realizzato al Bambino Gesù di Roma, sulla piccola affetta da miocardiopatia dilatativa e in lista di trapianto cardiaco.

La bambina aveva già subito l'impianto di un Berlin Heart, un cuore artificiale paracorporeo, che necessita però dell'ausilio di una consolle esterna collegata con cannule al torace del paziente.

Successivamente, i medici avevano tentato di rimuovere il vecchio impianto, anche a causa di un'infezione contratta dalla baby paziente nelle zone delle cannule.

A questo punto, l'ultima opzione rimasta al dottor Antonio Amodeo - che con la sua equipe ha effettuato l'intervento innovativo - per salvarle la vita è stato quello di tentare la strada dell'impianto dell'Infant Jarvik: unica pompa intratoracica con alimentazione tramite un cavo addominale.

Il mini-cuore è una tecnologia che può garantire un supporto a lungo termine per quei bambini che si trovano in attesa di trapianto o a cui è difficile trovare un organo compatibile, consentendo loro migliori condizioni di vita.

La piccola è al momento in buone condizioni e in attesa di un cuore nuovo.

(Unioneonline/DC)
© Riproduzione riservata