Pierre Moscovici attacca pesantemente l'Italia e stavolta non solo sulla discussa manovra ma anche sulla politica migratoria.

"Gli italiani hanno fatto la scelta di un governo risolutamente euroscettico e xenofobo che, sulle questioni migratorie e di bilancio, tenta di disfarsi degli obblighi europei", ha detto il commissario europeo agli Affari economici e finanziari, intervenuto a Parigi ad un convegno organizzato dall'Ocse.

Per questi politici "Bruxelles e l'Europa - aggiunge Moscovici - sarebbero la causa di tutti i nostri mali ed è il momento per il popolo, il vero popolo come potrebbero dire loro, di riprendersi il potere dalle mani dei tecnocrati. È un'idea che è già stata al cuore della campagna per la Brexit, con lo slogan 'take back control'".

Questa visione "è oggi riciclata quotidianamente dagli euroscettici dell'Europa Centrale, dell'Austria o dell'Italia. Orban o Salvini, tutti pretendono di avere il monopolio della rappresentanza della 'volontà popolare'. È una retorica fallace, ma indubbiamente efficace: i loro successi elettorali ne sono la prova".

Sul rapporto deficit/Pil, che nella nota di aggiornamento al Def è fissato al 2,4%, Moscovici è pessimista: "È possibile che il deficit strutturale non si trovi nel percorso stabilito dal Patto di stabilità e crescita" anche se "è un buon segnale che la traiettoria sia stata rivista, perché mostra che le autorità italiane ascoltano le preoccupazioni e le osservazioni dei loro partner e della Commissione europea".

"Non è nell'interesse di nessuno - ha concluso - avere una crisi tra Roma e Bruxelles, tra l'Unione europea e l'Italia".

"Moscovici parla a vanvera - la replica del vicepremier Salvini -. In Italia non c'è nessun razzismo o xenofobia, ma finalmente un governo scelto dai cittadini che ha bloccato gli scafisti e chiuso i porti ai clandestini. Siamo stufi degli insulti che arrivano da Parigi e da Bruxelles".

(Unioneonline/D)

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