È slittato il vertice di stamattina a Palazzo Chigi, convocato dal premier Giuseppe Conte per discutere la manovra finanziaria.

La riunione dovrebbe tenersi nel pomeriggio e vedere nuovamente riuniti attorno a un tavolo Conte, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro dell'Economia Giovanni Tria e il ministro degli Affari esteri Enzo Moavero Milanesi.

Intanto le dichiarazioni si rincorrono mentre lo spread, dopo aver sfondato ieri quota 300, in apertura di Borsa stamattina scende a 288.

"Non mi pare che si possa delineare, da questa manovra, un governo da finanza allegra o che dia spazio per far saltare i conti pubblici", ha detto il ministro Tria parlando al vertice di Confindustria.

"Assicuriamo dal prossimo anno una accelerazione rispetto al passato della riduzione del debito", ha aggiunto precisando che per il governo è di "importanza fondamentale la riduzione del debito pubblico", nodo che "va affrontato, indipendentemente dai vincoli, per liberare spazi di bilancio" anche per le riforme fiscali.

COSA STA SUCCEDENDO:

IL REDDITO DI CITTADINANZA - E mentre il ministro Tria si sbraccia per rassicurare mercati e investitori, il vicepremier Luigi Di Maio torna a parlare del reddito di cittadinanza, la misura su cui tutti gli occhi sono puntati.

Il governo dovrebbe stanziare 10 miliardi di euro, e la misura dovrebbe interessare 6 miliardi e mezzo di italiani. Il contributo, ha confermato Di Maio, dovrebbe essere erogato su card "per garantirne la tracciabilità". Questo perché "si potranno acquistare beni di prima necessità" e non potrà essere utilizzato per spese etichettate da Di Maio come "immorali": "Se vado a comprare le sigarette o cose non di prima necessità la carta non funziona", ha detto.

Il leader del Movimento 5 Stelle è andato anche oltre, auspicando che il contributo "venga speso nelle attività italiane: vogliamo iniettare nell'economia reale dieci miliardi ogni anno".

(Unioneonline/D)

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