Trent'anni di reclusione per Angelo Lavarra, guardia giurata di Marano Vicentino che il 18 novembre 2018 uccise la moglie, Anna Filomena Beretta, all'interno della loro abitazione con un colpo di pistola.

Il 44enne poi cercò di simularne il suicidio, ma fu smascherato dalle indagini svolte dai carabinieri. La pena è stata inflitta oggi, al palazzo di giustizia di Vicenza, dal giudice Barbara Maria Trenti, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Vittorio Pilla, ordinando un risarcimento per oltre 1,2 milioni di euro a tutte le parti civili, compreso il Comune di Marano che aveva chiesto i danni simbolici e per il quale è stato deciso un risarcimento di mille euro.

L'assassino, reo confesso e in carcere da oltre un anno, ha evitato l'ergastolo per aver chiesto il rito abbreviato. Lavarra, presente in aula, è rimasto sempre a testa bassa e al momento della lettura della sentenza non ha avuto alcun segno di reazione.

I suoi avvocati sono ora in attesa di avere in mano le motivazioni per poi decidere se presentare ricorso.

(Unioneonline/M)
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