Totò Schillaci, l’ex capocannoniere dei Mondiali 1990, è stato uno dei testimoni diretti dell’arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro, avvenuto ieri mattina nella clinica La Maddalena di Palermo.

«Ero in ospedale, stavo aspettando per entrare...saranno state più o meno le 8.15, poi ho visto arrivare tutti i carabinieri mascherati, incappucciati e ci hanno bloccati tutti», racconta l’ex bomber alla stampa.

Quando è iniziato il blitz dei Carabinieri del Ros Schillaci si trovava nella struttura per sottoporsi a delle visite, poi l’arrivo dei militari: «Ero nella zona del bar e non sono nemmeno arrivato a entrare perché mi stavo fumando una sigaretta quando li ho visti arrivare e ci hanno fermato. Ci hanno detto di rimanere fermi dove eravamo. Sembrava un manicomio, sembrava una scena da Far west».

Ma altre testimonianze sono circolate. «Faceva la chemio con me ogni lunedì. Stavamo anche nella stessa stanza, era una persona gentile, molto gentile». Così una donna, ha raccontato a Tv2000 di aver condiviso le sedute di chemioterapia con Messina Denaro nella clinica privata. «Alcune mie amiche hanno il suo numero di telefono. Lui mandava messaggi a tutti. Ha scambiato messaggi con una mia amica fino a questa mattina. Lei è ora sotto shock a

casa».

«Veniva chiamato Andrea», prosegue la donna. «Ho fatto la chemio con un boss, incredibile! Ho fatto terapia da maggio a novembre. Abbiamo fatto la terapia insieme per tutta l'estate e lui veniva anche con la camicia a maniche lunghe».

(Unioneonline/v.f.)

© Riproduzione riservata