I ministeri dell'Ambiente, della Salute e dell'Istruzione devono adottare una campagna informativa sulle corrette modalità d'uso di telefonini e cordless e sui rischi per la salute e per l'ambiente connessi a un loro utilizzo improprio. Entro sei mesi.

È quanto ha stabilito il Tar del Lazio, nell'accogliere parzialmente un ricorso dell'Associazione per la Prevenzione e la Lotta all'Elettrosmog.

La campagna, spiegano i giudici amministrativi, deve avvalersi "dei mezzi di comunicazione più idonei ad assicurare una diffusione capillare delle informazioni in essa contenute".

L'associazione si era rivolta al Tar per contestare il silenzio dei ministeri dopo un atto di diffida del 28 giugno 2017, il cui obiettivo era proprio adottare provvedimenti per informare meglio la popolazione sul tema e obbligare i ministeri a emanare il decreto del febbraio 2001 contenente la "Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici".

Il Tar ha dichiarato inammissibile la richiesta di emanare il decreto, ma ha stabilito che i ministeri facciano partire entro sei mesi una campagna informativa sui rischi, sottolineando che già nel 2012 il ministero della Salute aveva evidenziato il tema e preannunciato l'avvio di una campagna informativa, che "nonostante il ragguardevole lasso di tempo intercorso" non è stata attuata.

(Unioneonline/L)
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