«Sono stanca, mi state portando alla morte».

Ancora uno sfogo della ragazza di 19 anni stuprata a Palermo, al Foro Italico, da sette ragazzi a luglio: «Io stessa anche senza questi commenti non ce la faccio più. Non ho voglia di lottare né per me né per gli altri. Non posso aiutare nessuno se sto così».

La vittima della violenza commenta così su Instagram un post in cui la si accusa di aver acconsentito al rapporto con il gruppo di stupratori. «Non serve a nulla continuare, pensavo di farcela ma non è così», aggiunge. E ancora: «Se riesco a farla finita porterò tutti quelli che volevano aiutarmi sempre nel mio cuore». 

Intanto si terrà domani l'udienza davanti al tribunale del Riesame che dovrà decidere sull'istanza di scarcerazione di Christian Maronia, uno dei sette ragazzi arrestati. Per l'8 settembre è fissato invece il riesame per Elio Arnao, mentre non è stato deciso ancora quando i giudici si pronunceranno sulla richiesta di revoca del carcere di Samuele La Grassa. Maronia, Arnao e La Grassa sono stati arrestati a distanza di tre settimane dai fatti.

Subito dopo la violenza, grazie alla denuncia della vittima, erano finiti in cella invece Angelo Flores, Christian Barone, Gabriele Di Trapani e un minorenne, diventato maggiorenne pochi giorni dopo la violenza. Il tribunale della libertà ha confermato il carcere per i primi tre. Il più giovane, scarcerato dal gip, è stato riarrestato nei giorni scorsi dopo aver girato una serie di video, postati su Tik Tok, violando le prescrizioni del magistrato, in cui si vanta dei messaggi ricevuti da diverse ragazze.

(Unioneonline/D)

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