Cagliaritano scompare a Parma, la madre: «Figlio mio, dammi un segno che stai bene»
Di Mauro Mantega, 40 anni di Sant’Elia, non si hanno più notizie da giovedì 19 giugnoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Di lui non si hanno più notizie da giovedì scorso. Mauro Mantega, 40 anni, di Cagliari, è scomparso nel silenzio di una città che non conosceva, Parma, lasciando dietro di sé soltanto un telefono che non squilla più e l’angoscia incancellabile della famiglia e degli amici.
La sua ultima comunicazione risale alle 8 del mattino di quel giorno: un messaggio di risposta alla madre Dorina Sanna e una breve telefonata. «Mi ha detto che si trovava in un ostello, che stava bene, che aveva dormito e che voleva visitare anche Bologna», racconta lei con voce stanca, mentre tenta di tenere insieme lucidità e disperazione. Da allora, il vuoto.
Mauro è partito il giorno prima dall’aeroporto di Cagliari- Elmas. Il padre, con cui lavora, lo ha accompagnato in aeroporto. Un gesto normale, quasi di routine. Nessun campanello d’allarme. «Se solo avesse avuto un sospetto, un minimo segnale che Mauro fosse in difficoltà, non lo avrebbe mai lasciato partire. Pensava fosse solo una piccola pausa, una vacanza per cambiare aria», spiega la madre.
Eppure qualcosa, nei giorni precedenti, è sembrato incrinarsi. «A Cagliari era un po’ a disagio – racconta Dorina – sembrava non stare bene, ma nulla che facesse pensare al peggio. Vive da solo, è un adulto, e non potevo vederlo ogni momento. Aveva fatto tardi nel fine settimana precedente, poi ha iniziato a mostrarsi un po’ confuso, in difficoltà».
Da giovedì, però, di Mauro si sono perse le tracce. Nessuna attività sui social, nessuna chiamata, nessun indizio. «Io non so se gli abbiano rubato il telefono o se lo abbia spento lui. Ma vorrei solo che mi chiamasse. Non voglio sapere altro, mi basta che dica: sto bene, mamma».
Insieme al padre, agli amici e a tutta la famiglia, Dorina ha attivato una rete di contatti, ha sporto denuncia e avvisato la trasmissione “Chi l’ha visto?” e adesso chiede l’aiuto di tutti.
«In Emilia vivono tanti sardi. A chiunque incroci un volto che somigli a quello di Mauro, chiedo solo di fermarsi un attimo, di guardare bene e di chiamare subito noi, la polizia o la trasmissione: anche un dettaglio può essere utile».