Sterminò la famiglia 21 anni fa, è morto schiantandosi contro un albero
Nel 1999 uccise moglie, figlia e sorella. Dieci anni fa è stato scarcerato per buona condotta. Poi l'incidente mortalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Non era ubriaco, non aveva fatto uso di sostanze stupefacenti. Ma forse a causa dell'alta velocità, ha perso il controllo dell'auto e si è schiantato contro un albero, in via Firenze a Prato, di fronte allo stadio Lungobisenzio.
E' morto così Simone Cantaridi, 46 anni, l'autore 21 anni fa della strage di Piombino.
Il decesso proprio alla vigilia dell'anniversario di quel tragico 14 aprile 1999, quando a 25 anni uccise a coltellate la moglie, la figlioletta di appena 4 anni e la sorella. Poi fece esplodere la casa, in via Landi, senza un apparente motivo.
Cantaridi confessò il triplice omicidio mentre si trovava in ospedale, sopravvissuto all'esplosione dopo che i carabinieri ritrovarono nell'appartamento un coltello insanguinato.
Condannato a 16 anni, nel 2009 fu scarcerato grazie alla buona condotta e all'indulto.
Durante la reclusione nel carcere di Prato si laureò in Teologia e, uscito di prigione, trovò lavoro in un supermercato.
(Unioneonline/D)