È stato rinviato a giudizio dal gup Isabella Ciriaco Mario Cattaneo, l'oste che sparò e uccise Petre Ungureanu, un 32enne di nazionalità romena che si era introdotto, insieme ad alcuni complici, nel suo bar-ristorante a Casaletto Lodigiano per rubare.

I fatti risalgono al 10 marzo dello scorso anno.

Per Cattaneo l'accusa iniziale di omicidio volontario è stata derubricata a eccesso di legittima difesa.

Il procuratore di Lodi, Domenico Chiaro, sostiene che gli spari esplosi dal ristoratore sarebbero stati due e non uno solo, che avrebbe potuto essere accidentale, come invece sostiene da sempre la difesa.

Secondo l'accusa ci sarebbe delle incongruenze nelle ricostruzioni dei fatti dei familiari dell'indagato.

L'oste ha raccontato di aver esploso una rosa di pallini in direzione del malvivente in seguito a una colluttazione con Ungureanu, nella quale rimase lui stesso ferito a una gamba e a un braccio.

Il giovane romeno non è morto sul colpo, ma è stato trasportato fuori dal locale dai tre complici, tuttora a piede libero.

I tre lo avevano poi abbandonato davanti al cimitero di Gugnano, dove è stato trovato senza vita

(Unioneonline/F)

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