Svolta nelle indagini sui colpi d’arma da fuoco esplosi a Castello di Cisterna (Napoli) contro un bar: una raffica che ha colpito anche una famiglia con una bimba di 10 anni, centrata accidentalmente alla testa mentre mangiava il gelato e trasportata poi in ospedale in gravi condizioni. 

A sparare – hanno accertato i carabinieri – sono stati due ragazzi a bordo di uno scooter. Che nel giro di poche ore sono stati entrambi fermati dopo che attorno a loro si era stretto il cerchio carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, coordinati dalla Dda e dalla procura dei minorenni di Napoli.

Tutti e due - Emanuele Civita, di 19 anni, ed un diciassettenne - sono stati identificati grazie alle immagini delle videocamere di sorveglianza installate in zona e dopo l'acquisizione di alcune testimonianze.

Da quanto si apprende, i due giovani erano stati allontanati, per aver litigato con altri ragazzi, dai gestori di un bar a chiosco che si trova di fronte a quello dove la famiglia era andata a prendere un gelato. Un “affronto” che doveva essere vendicato, evidentemente. Per questo sono tornati a bordo di uno scooter, armati di un revolver e di un mitra, che prima hanno ostentato davanti ai due bar, per poi esplodere diversi colpi verso la piazza in un secondo passaggio.

I colpi della "stesa” hanno colpito la bambina di 10 anni e i suoi genitori, che sono ora ricoverati in ospedale. Illeso, invece, un altro figlio della coppia, di appena 6 anni, che al momento degli spari si trovava all'interno del bar insieme ad altri conoscenti, ai quali è stato poi affidato durante i soccorsi, in attesa di uno zio.

I due giovani sono “gravemente indiziati” dei reati di tentato omicidio e porto illegale di arma. 

(Unioneonline/l.f.)

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