«Sono basito. Gli ho detto di venire, ma mai avrei immaginato che portasse una pistola. E poi poteva andare in ventimila posti e invece è venuto proprio lì... Se l'avessi immaginato gli avrei detto di non venire».

Così, in un'intervista a Repubblica, il sottosegretario Andrea Delmastro, in merito al caso dello sparo partito dalla pistola del deputato FdI Emanuele Pozzolo al veglione di Capodanno che ha ferito il genero di un uomo della scorta.

«Non mi sono accorto di nulla», spiega inoltre Delmastro in un'intervista al Corriere della Sera. «Era l'una passata, la festa era finita - racconta -. Io sono uscito per caricare la macchina, ero a 300 metri di distanza, nel piazzale. Quando sono rientrato ho sentito la moglie del mio agente urlare. Poi mi hanno raccontato che era partito un colpo di pistola».

E alla domanda se abbia incontrato l'onorevole Pozzolo dopo l'incidente, Delmastro risponde: «No, non ancora. Vorrò sentire cosa sia successo anche dalla sua ricostruzione. Chi era presente mi ha raccontato che aveva tirato fuori l'arma, una pistola grande quanto un accendino, per mostrarla. Poi è partito il colpo, accidentalmente».

Sul caso è attesa nelle prossime ore l’informativa dei carabinieri.

Nel frattempo il deputato Emanuele Pozzolo ha fatto ricorso all'immunità parlamentare rifiutando di sottoporsi al test dello stub, vestiti compresi, per verificare se addosso avesse tracce di polvere da sparo. Dalla mini pistola del deputato di Fdi sarebbe partito il colpo che ha ferito alla gamba un 31enne genero di un uomo della scorta del sottosegretario Andrea Delmastro presente alla festa.

Pozzolo ha dichiarato di non aver sparato. Il deputato è già stato ascoltato dai carabinieri subito dopo il fatto per diverse ore. 

(Unioneonline/v.l.)

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