Aveva intenzione di cambiare vita, troncando la relazione con il compagno iniziata 16 anni fa.

E lui, incapace di accettare la decisione, l'avrebbe uccisa, per poi gettarne il corpo in una scarpata.

Sembra ormai chiaro il movente all'origine dell'omicidio di Sofiya Melnyk, la 43enne ucraina, scomparsa da Cornuda (Treviso) lo scorso 16 novembre e ritrovata senza vita il giorno della vigilia di Natale, sul fondo di un dirupo lungo la strada Cadorna, nelle vicinanze del comune di Romano d'Ezzelino.

Gli inquirenti hanno ascoltato alcune amiche e conoscenti della donna. E queste avrebbero confermato la volontà di Sofiya di coronare il suo sogno d'amore con il medico che stava frequentando da tempo, nonostante il rapporto consolidato con Daniel Pascal Albanese.

L'uomo che l'avrebbe uccisa, infilando poi il cadavere in un sacco nero, gettandolo nel dirupo, per poi togliersi a sua volta la vita.

Per completare il quadro, gli investigatori attendono ora i risultati degli esami autoptici, previsti per domani, che dovranno chiarire quando la 42enne è stata uccisa e soprattutto come.

(Unioneonline/l.f.)

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