Una finta associazione, ramificata in tutta Italia e con base ai Castelli Romani, è stata scoperta dai finanzieri e dai poliziotti della Questura della capitale, che hanno denunciato tre persone per i reati di utilizzo di segni distintivi contraffatti nonché di raccolta, detenzione e vendita di uniformi militari senza la licenza, in violazione del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

L'organizzazione - che agiva sotto le mentite spoglie di un'associazione senza scopo di lucro con finalità di assistenza a malati, feriti e persone bisognose - aveva in realtà una struttura gerarchica di tipo "militare", con tanto di "Comando Generale", utilizzo di uniformi, fregi, distintivi e tessere di riconoscimento, e di reclutamento di appassionati del mondo militare, che pagavano per l’iscrizione una quota annuale commisurata al grado da rivestire nell’associazione.

I vertici dell’organizzazione, indagati per l’uso di segni distintivi e uniformi simili e in alcuni casi in uso alle Forze Armate, per anni hanno ingannato istituzioni ed enti locali presso i quali erano riusciti ad accreditarsi, tanto da presenziare in forma ufficiale a manifestazione e cerimonie pubbliche.

Una delle tessere (foto polizia)
Una delle tessere (foto polizia)
Una delle tessere (foto polizia)

L’uso delle uniformi, la gerarchia e l’organizzazione rigidamente militare dell’associazione, oltre alla millantata diretta discendenza dalla Legione garibaldina del 1860, consentivano agli appartenenti di fare proselitismo e ricevere numerose richieste di adesione, tanto che erano state istituite anche sedi all'estero.

Da alcuni anni inoltre l'associazione aveva ottenuto lo stato di Onlus, ricevendo le donazioni del 5 X mille. Per questo i tre denunciati sono accusati anche di aver fruito indebitamente delle agevolazioni previste per il terzo settore.

L’operazione ha preso le mosse dai controlli effettuati sul territorio dal personale della Compagnia della Guardia di Finanza di Velletri e della Divisione PAS della Questura di Roma.

Nel corso dell’operazione sono stati rinvenuti e sequestrati in tutto il territorio nazionale, oltre a decine di uniformi e tesserini di riconoscimento del tutto simili a quelle in uso alle Forze di polizia, fregi, gradi, alamari, onorificenze e bandiere di missione somiglianti a quelle militari, insegne utilizzate per le auto dall’organizzazione e palette segnaletiche.

(Unioneonline/F)
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