"Sono rimasto da solo e ho sentito una voce in fondo ad un burrone. Ho pensato fosse suggestione ma mi sono messo a urlare 'Nicola, Nicola'. La risposta è stata 'mamma, mamma'".

Così Giuseppe Di Tommaso, giornalista della Vita in diretta, ha trovato questa mattina il piccolo Nicola Tanturli, il bambino di due anni scomparso a Palazzolo sul Senio (Firenze), finito in fondo a una scarpata e poi salvato dai carabinieri.

Lo stesso Di Tommaso ha avvisato i militari, che stavano passando per una stradina sterrata della zona. Il luogotenente Danilo Ciccarelli si è calato giù per 25 metri e ha recuperato Nicola.

"Lo chiamavamo in continuazione ma non rispondeva”, racconta, “poi ho sentito dei lamenti più chiari, mi aspettavo che uscisse fuori un animale e invece è sbucata la testolina di Nicola tra l’erba alta”.

Ha detto “mamma” anche a lui il piccolo. “Mi sono avvicinato e mi ha abbracciato subito, aveva solo un piccolo bernoccolo e qualche graffio. Poi mi si è aggrappato al collo e piano piano l’ho portato in strada”.

Ancora da chiarire come il bambino sia arrivato lì, in quella scarpata a tre chilometri dalla sua casa dopo aver aperto la porta. L’ipotesi è che abbia camminato per 4 o 5 chilometri attraversando il bosco, e che non abbia passato la notte dove è stato ritrovato. Ai piedi aveva i sandali, si ipotizza che sia caduto giù tra la vegetazione per la stanchezza, o nel tentativo di imboccare un sentiero.

"Mai dare nulla per scontato quando si cercano gli adulti, figuriamoci quando si ha a che fare con un bimbo, che è imprevedibile", ha detto Ciccarelli, che ha confessato di non aver dormito per due giorni, “ma questo ci ripaga di ogni sforzo”.

(Unioneonline/L)

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