È legittima l'ordinanza regionale sulle scuole in Campania. È quanto fa sapere l'Unità di crisi regionale.

Con due decreti, il Tar campano ha, infatti, respinto i ricorsi di alcuni gruppi di genitori contro l'ultimo provvedimento preso dalla giunta guidata da Vincenzo De Luca e con il quale è stata programmata, a partire dal 24 novembre, la graduale ripresa delle attività didattiche in presenza nelle scuole dell'infanzia e della prima elementare previo screening sul personale docente e non docente e sui bambini e relativi familiari.

I genitori chiedevano, infatti, la ripresa totale in presenza.

Il Tribunale ha affermato la legittimità dell'ordinanza impugnata, tenuto conto che il provvedimento, nel quadro di emergenza sanitaria, aggravata per la Campania inserita nella zona rossa, "intende corrispondere proprio alle esigenze manifestate dai genitori, anche nell'interesse dei figli minori, di rapida ripresa delle attività 'in presenza' e individua, allo scopo, un percorso necessariamente caratterizzato da gradualità e prudenza, accompagnato da ulteriori misure cautelative".

Tra queste lo screening volontario preventivo "che si auspica essere su una ampia platea di personale docente e non docente, personale impiegato nella scuola, monitoraggio e successiva valutazione dei dati relativi all'andamento della curva epidemiologica". Il provvedimento regionale considera "il carattere prioritario del diritto alla salute dei cittadini con le esigenze rappresentate dai ricorrenti".

A presentare ricorso un gruppo di genitori contrari alla didattica a distanza e favorevoli, invece, alla ripresa delle lezioni in aula.

(Unioneonline/v.l.)
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