"Abbiamo una responsabilità storica grande. Sarà un anno duro. Ma anche l'inizio di un percorso diverso. Avremo le risorse dall'Europa con cui costruire la scuola di domani, a partire dagli insegnamenti di questi mesi. Abbiamo le idee e il coraggio per realizzarle". Sono le parole che il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha affidato a una lettera inviata ai docenti, ai presidi e a tutto il personale scolastico alla vigilia della riapertura delle scuole.

SUI PROF COSE INGIUSTE - "Respingeremo sempre con forza le insinuazioni che mirano a gettare discredito sulle istituzioni scolastiche e soprattutto su chi ci lavora - ha poi aggiunto - come quelle che danno già per certa una fuga ipotetica di insegnanti dalle classi . O le narrazioni secondo cui non ci saranno corsi di recupero perché i docenti si rifiutano di farli. Traduzioni semplicistiche che rischiano di fare danno al sistema. Dimostriamo ancora una volta che il corpo dei docenti è sano. Composto da insegnanti che ci credono. Che amano il proprio lavoro e lo svolgono con professionalità e impegno".

NUOVE REGOLE - Quanto alle nuove regole per la sicurezza imposte dalla pandemia da Covid-19 spiega: "Ci troveremo a convivere con regole di sicurezza da rispettare e con una maggiore attenzione agli aspetti sanitari. Non era mai successo prima. So che c'è preoccupazione, è comprensibile. Ci darà sostegno la garanzia del gran lavoro fatto. Lo dico senza alcun trionfalismo, ma con soddisfazione: dati alla mano, nessuno in Europa si è impegnato così tanto nei mesi estivi per preparare la scuola a questa nuova stagione".

IL PIANO - "Già a giugno - ricorda poi il ministro - è stato varato il Piano per la ripartenza di settembre, preparato insiemeai tanti attori del sistema scolastico e istituzionale. Da allora non ci siamo mai fermati. Abbiamo collaborato con le autorità sanitarie per avere regole condivise. E se queste si sono evolute nel corso dell'estate è perché il quadro di una pandemia non è una fotografia, non è statico, e al mutare delle condizioni la politica può e deve prendere nuove decisioni. Lo abbiamo fatto. Oggi abbiamo regole chiare, tra le più rigorose in Europa".

STOP ALLE CLASSI POLLAIO - C'è una "battaglia" che la ministra Azzolina vuole portare avanti, "eliminare la classi sovraffollate". E in una lettera al personale della scuola spiega che i fondi ci sono: "Porteremo avanti questo percorso. Così come dobbiamo immaginare e realizzare un Piano pluriennale di investimenti sull'edilizia scolastica, grazie all'impiego delle risorse provenienti dal cosiddetto Recovery Fund. Abbiamo un obiettivo preciso, da raggiungere in tempi certi: dotare il nostro Paese di scuole migliori, più sicure e funzionali alle esigenze di studentesse e studenti".

"SERVONO CERTEZZE" - "Ai nostri studenti servono certezze - la conclusione - e le certezze si costruiscono a partire dai loro insegnanti. E lo faremo a cominciare dal sostegno, vera emergenza su cui, con il Ministro dell'Università e della Ricerca, abbiamo impresso una prima accelerazione aumentando il numero dei posti per le specializzazioni".

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata