Ad uccidere Saman Abbas è stato lo zio, Danish Hasnain.

Lo ha ribadito nell’incidente probatorio il fratello minore – 16 anni – della ragazza di origine pachistana scomparsa da un mese e mezzo a Novellara, nella Bassa Reggiana, dopo essersi opposta a un matrimonio combinato.

La testimonianza del minorenne, tenuta in un’aula a porte chiuse davanti al gip e durata un paio d’ore, è stata cristalizzata. Il ragazzo ha confermato quanto aveva già detto agli inquirenti.

Il fratellino della ragazza è stato rintracciato il 10 maggio mentre stava lasciando l’Italia e da allora si trova in una comunità protetta.

"Sicuramente sono state adottate dal giudice tutte le cautele idonee per garantire al minore serenità e evitare di essere intimidito dall'ambiente", ha detto entrando in tribunale l'avvocato Simone Servillo, difensore dei genitori, che sta cercando di contattare la coppia, dopo aver attivato contatti con il consolato del Pakistan.

“Soddisfatta? Lo sarò quando arriveremo alla fine delle indagini”, è il laconico commento di Isabella Chiesi, procuratrice capo reggente di Reggio Emilia alla fine dell’incidente probatorio.

Il corpo della ragazza non è ancora stato trovato, gli inquirenti continuano le ricerche nelle campagne agricole intorno all’abitazione in cui viveva la famiglia.

Silenzio assoluto da parte di Valeria Miari, legale che assiste il fratello minorenne di Saman: "È un'indagine delicatissima. Trattandosi di un minore, le esigenze di tutela massima vanno ben oltre la difesa tecnica. Capirete il mio silenzio".

GLI INDAGATI – Indagati per l'omicidio sono i due genitori di Saman, Shabbar Abbas e Nazia

Shaheen, fuggiti in Pakistan; lo zio Danish di 33 anni e un cugino, Nomanulhaq Nomanhulaq, latitanti in Europa; infine un altro cugino, attualmente in carcere a Reggio Emilia e collegato con l'udienza di oggi. Si chiama Ikram Ijaz ed è al momento l’unica persona arrestata per la vicenda. E’ stato catturato in Francia e consegnato alle autorità italiane lo scorso 9 giugno.

"Presto parlerà con i magistrati”, hanno riferito i suoi legali.

Tutti e cinque sono accusati di omicidio premeditato, occultamento di cadavere e sequestro di persona.

(Unioneonline/L)

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