''Purtroppo l'Africa non ha le stesse condizioni igienico-sanitarie di casa nostra, e infatti solo nel 2017 l'Italia ha avuto circa 3.900 casi di tubercolosi, di cui oltre il 60% nella popolazione straniera".

Questa la frase, destinata a destare polemiche, scritta dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, che ha commentato le dichiarazioni del direttore della Pediatria d'urgenza del Policlinico Sant'Orsola di Bologna, Marcello Lanari.

Il medico ieri aveva sostenuto che il ritorno nel nostro Paese di alcune malattie, come la Tbc, non ha alcun legame con il fenomeno dell'immigrazione e con gli sbarchi di persone dall'Africa.

"Già in un rapporto del 2008 sulla tubercolosi in Italia, pubblicato sul sito del ministero della Salute, si leggeva che 'nonostante l'incidenza si sia ridotta negli ultimi anni, la popolazione immigrata ha ancora un rischio relativo di andare incontro a Tbc che è 10-15 volte superiore rispetto alla popolazione italiana'", ha affermato il leader della Lega.

"Spesso gli immigrati sono anche più poveri della media: è anche per questo che abbiamo bloccato gli arrivi. Per anni ci siamo portati in casa gente che non aveva la possibilità di integrarsi, lavorare e vivere nel rispetto della legge e in condizioni dignitose. Questi sono i fatti, il resto è pura polemica politica", ha aggiunto il ministro dell'Interno.

Il direttore dell'ospedale emiliano aveva anche criticato gli effetti negativi del Decreto Sicurezza sui trattamenti sanitari ai migranti minorenni.

"Ovviamente nessuna legge, in Italia, mette e metterà mai in discussione il diritto alle cure sanitarie per tutti, tantomeno ai minorenni. E il Decreto sicurezza è quindi citato a sproposito: gli stranieri con meno di 18 anni vanno subito in accoglienza e non possono nemmeno essere espulsi o affidati ad altri Paesi europei", la replica di Salvini.

(Unioneonline/F)
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