Ad Arcore in "una stanza buia a turno le ragazze 'incontravano' il presidente".

L'agente dello spettacolo Francesco Chiesa Soprani ha raccontato in aula nel processo milanese "Ruby ter" - che vede imputati Silvio Berlusconi e altre 28 persone - le confidenze di Barbara Guerra e di altre 'olgettine' sui rapporti sessuali tra l'ex premier e le giovani, spiegando anche che queste ultime, aveva saputo, venivano "remunerate per mentire nei processi".

Secondo Chiesa Soprani, che fu l'agente di alcune delle ragazze ospiti a villa San Martino, anche Ruby gli disse che aveva avuto rapporti con l'allora presidente del Consiglio.

Guerra, ha raccontato il testimone rispondendo alle domande del pm Luca Gaglio, "mi disse di aver partecipato a queste cene, mi ha parlato di rapporti sessuali con Berlusconi e di essere stata pagata per non dire la verità sul sesso e poi di rapporti a turno in una stanza buia, perché lui forse non voleva farsi vedere".

E ancora: "Mi disse 'la Trevaini ha preso 1,8 milioni, la Minetti 5 milioni' e quindi lei voleva più soldi di quei 2.500 euro al mese che riceveva e avrebbe chiesto tramite un avvocato 500mila euro più una casa e c'era stata la disponibilità di Berlusconi, ma poi non so se li abbia ricevuti".

Quando Guerra gli faceva queste confidenze "poco prima del 2013", c'era anche Alessandra Sorcinelli, anche lei imputata per falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari, "che ascoltava e confermava".

Il teste, che fu anche arrestato e poi prosciolto nel caso 'Vallettopoli' nel 2007, ha spiegato ancora di aver raccolto racconti di questo tenore anche da "Cinzia Molena e Nadia Macrì".

E ha aggiunto: "Non mi fu mai detto di orge o minorenni, ma di rapporti sessuali".

(Unioneonline/F)
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