Notte di disordini al carcere minorile Beccaria di Milano dove ieri sera, poco dopo le 22, è scoppiata una rivolta. Secondo le prime informazioni, ci sarebbero alcuni feriti.

«Alcuni detenuti - ha spiegato Gennarino De Fazio coordinatore nazionale Uilpa polizia penitenziaria - hanno inscenato una rivolta forzando i presidi di sicurezza e arrivando alla portineria». Il tutto è partito da incendi divampati in alcune celle. Per prudenza, ha spiegato De Fazio, i detenuti sono stati portati "in uno spazio comune" e da qui, anche grazie a una porta aperta «hanno approfittato della situazione tentando la fuga».

Dei detenuti feriti, almeno otto, «uno è stato portato in ospedale» precisa Aldo Di Giacomo, segretario del Sindacato di polizia penitenziaria (Spp). «Altri quattro detenuti – aggiunge De Fazio in una nota – sono riusciti a scavalcare il muro di cinta, ma dopo ore di ricerche sono stati tutti rintracciati all'interno del perimetro che delimita il carcere e altri uffici del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità». «Grazie alla straordinaria opera delle donne e degli uomini della Polizia penitenziaria presenti e intervenuti liberi dal servizio - ha aggiunto -, non ci sono state conseguenze irreparabili, ma si registrano alcuni contusi non gravi, anche fra gli agenti».

Quanto è successo, come gli incidenti precedenti al Beccaria e in altre carceri, «è la prova provata del fallimento organizzativo e gestionale del sistema penale inframurario minorile – è convinto De Fazio –  che fa il paio con quello per gli adulti. Urge un cambio di passo che deve essere dettato dalla politica, prim'ancora che dalle amministrazioni» con l'assunzione del personale mancante (18mila unità) e la riorganizzazione dell'intero apparato.

«Auspichiamo che dal Ministero della Giustizia e dal Governo già in mattinata facciano sentire la loro voce con argomenti concreti e, soprattutto, che si varino misure tangibili e immediate. Temiamo, tuttavia - ha concluso -, di dover nuovamente ascoltare i soliti ritornelli stonati con roboanti annunci vuoti di contenuto».

(Unioneonline/v.l.)

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