Si indaga per omicidio a Reggio Emilia sul caso di Saman Habbas, 18enne pachistana scomparsa nel nulla da quasi un mese. La ragazza si era opposta a un matrimonio combinato, denunciando i suoi genitori.

Gli inquirenti mantengono forte riserbo sull’inchiesta, ma è possibile vi siano alcuni indagati tra i familiari. Le indagini sono seguite dai carabinieri del comando provinciale reggiano, coordinati dalla Procura.

I genitori sarebbero tornati da poco tempo d'urgenza in Pakistan. Saman, dopo la denuncia, era stata collocata in una struttura protetta, poi una volta maggiorenne aveva deciso di tornare a Novellara, nella Bassa reggiana.

La giovane, all'epoca ancora minorenne, si era rivolta ai servizi sociali e i genitori, marito e moglie di 43 e 46 anni, erano stati denunciati a gennaio con l'accusa di costrizione o induzione al matrimonio, dopo aver tentato di combinare le nozze islamiche della figlia con un cugino connazionale.

Un evento che era già stato fissato per il 22 dicembre, con biglietti aerei acquistati il 17 dicembre. Ma la ragazza non ha condiviso questo progetto e aveva raccontato tutto agli assistenti sociali del Comune, che hanno poi segnalato tutto agli inquirenti.

Una sparizione quantomeno sospetta. Stando alle testimonianze raccolte dagli investigatori, i genitori sarebbero tornati recentemente e in fretta in patria, per un presunto problema familiare. Ma la ragazza, da accertamenti fatti anche con gli aeroporti, non è partita con loro.

Per questo è stata avviata la macchina delle ricerche intorno alla zona, con elicotteri e cani. E fin da subito non si è esclusa alcuna ipotesi. A destare allarme era stata la mancanza di una denuncia della scomparsa e il contestuale allontanamento improvviso della famiglia.

Nelle ultime ore sarebbero anche emersi elementi che fanno pensare a chi indaga che possa aver fatto una brutta fine.

(Unioneonline/L)

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