"Abbiamo aperto un fascicolo di indagine, a carico di ignoti, per l'ipotesi di reato di omicidio colposo". Così il sostituto procuratore di Gorizia, Laura Collini, in merito alla morte di Stefano, il 12enne caduto ieri in un pozzo nel parco Coronini Cronberg della città.

L'inchiesta è stata affidata al magistrato Ilaria Iozzi, che sta sentendo tutte le persone coinvolte, sia del centro estivo cui era stato affidato il 12enne, sia della Fondazione che gestisce la struttura e si occupa della manutenzione.

"L'attività richiederà tempo e anche strumenti adeguati, essendo coinvolti bambini che dovranno essere sentiti con modalità protette e adatte alla loro delicata situazione, che va oltremodo tutelata - ha ricordato Collini - l'area del pozzo resta sotto sequestro".

Nel frattempo il sindaco della città, Rodolfo Ziberna, ha già annunciato la chiusura di almeno una settimana del parco, e preso contatti con l'Azienda Sanitaria per garantire un supporto psicologico a bambini e adulti coinvolti nella dolorosa vicenda.

Il primo cittadino sta anche valutando, "purché la famiglia sia d'accordo", di "celebrare i funerali di Stefano in un ampio spazio all'aperto, per consentire la presenza di persone nel rispetto delle prescrizioni contro il Coronavirus".

Questa mattina i quotidiani locali avevano anche ricordato Stefano come campione di fair play sportivo: il ragazzino, durante una partita, aveva rinunciato a un gol per soccorrere il portiere della squadra avversaria rimasto infortunato.

(Unioneonline/v.l.)
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