"Sono stato io a dare il metadone a Gianluca e Flavio". L'ammissione è stata fatta dal 41enne fermato dai carabinieri con l'accusa di essere coinvolto nella morte di Gianluca e Flavio, 15 e 16 anni, avvenuta nel Ternano.

I ragazzini sono stati trovati privi di vita dalle rispettive mamme nelle loro abitazioni.

Secondo quanto ricostruito finora, i due amici - legatissimi tra loro - avevano iniziato a stare male nella serata di lunedì. Erano al campetto e invece di giocare si erano messi ai bordi e continuavano a vomitare. Qualcuno si era offerto di portarli al pronto soccorso ma entrambi avevano rifiutato, probabilmente per il timore di dover poi dare spiegazioni ai genitori. Quindi sono tornati a casa e poche ore dopo erano morti. Dai primi rilievi presentavano sintomi di avvelenamento ma qualche informazione in più arriverà nei prossimi giorni.

Da subito le indagini dei carabinieri si sono dirette verso un 41enne. È stato lui a dare, dietro pagamento, un sorso di metadone ai ragazzi. Ma non è chiaro se sia stato quello la causa dei decessi oppure un mix di sostanze varie. E da accertare c'è anche un altro aspetto, ossia se Gianluca e Flavio avessero già assunto metadone o altro. Per questo i loro telefonini sono stati sequestrati e le camerette ispezionate.

Oggi il 41enne sarà davanti al gip per l'udienza di convalida.

(Unioneonline/s.s.)
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