Dopo aver assunto la droga i due ragazzini di Terni hanno incontrato al campo sportivo del quartiere gli amici, che si sono subito accorti che qualcosa non andava: Gianluca Alonzi e Flavio Presuttari - morti il 7 luglio - stavano male, avevano crampi allo stomaco, vomitavano, non si reggevano in piedi. Gli amici volevano chiamare l'ambulanza ma loro due gliel'hanno impedito perché aveva paura era di essere scoperti dai genitori.

Questo il racconto degli amici dei due minorenni morti nel sonno riportato da "Il Messaggero".

"Eravamo vicino alla fontanella del campetto - hanno detto i ragazzi - e Aldo Maria Romboli (il pusher finito in manette) si è presentato con in mano una lattina di Fanta e una boccetta piccola bianca. Si sono appartati e hanno consumato quella robaccia, poi ci hanno raggiunto e hanno provato a giocare ma non stavano bene. Non ce la facevano a correre, a reggersi in piedi e si sono fermati e messi in panchina".

Flavio e Gianluca sono rimasti tutto il tempo in cui i loro amici hanno giocato la partita a calcetto sulla panchina.

"Gianluca sembrava stesse peggio rispetto a Flavio - hanno riferito i ragazzini -: ogni tanto si accasciava e quando ci avvicinavamo per chiedergli perché si sentisse così male, sembrava quasi che gli occhi gli si girassero indietro".

Poi Flavio ha vomitato più volte ed è andato a casa dicendo che doveva alzarsi presto il giorno dopo. "Più tardi - hanno aggiunto i ragazzi - ha vomitato anche Gianluca: era liquido biancastro e il suo viso si è come spento, diventando violaceo. Noi abbiamo provato a dirgli che avremmo chiamato il 118 ma lui non voleva, diceva che si sarebbe ripreso. Non voleva allarmare la sua famiglia, così lo abbiamo accompagnato a casa, quasi a spalle".

Sono stati proprio gli amici a dare ai carabinieri gli elementi per risalire al 41enne che aveva venduto ai due la droga a 15 euro.

Il pusher li aveva truffati, cedendo loro metadone e non codeina.

(Unioneonline/F)
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