E’ stata fissata per oggi alle 11 la riunione del Comitato tecnico scientifico a cui il governo, sollecitato dalle Regioni e da alcuni componenti della maggioranza come il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ha chiesto un parere sulla riduzione delle quarantene per i contatti, sulla scia di quanto già deciso in altri Paesi. Un modo per evitare un nuovo blocco delle attività visto che, come ipotizza l'infettivologo dell'Ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti, si potrebbe arrivare nel giro di pochi giorni a 10 milioni di persone in isolamento tra positivi e contatti stretti.

I governatori, dopo essersi riuniti, invieranno un documento al Cts che contiene una serie di richieste sulla gestione dell'autoisolamento per i contatti: tra queste l’azzeramento della quarantena per gli asintomatici ma obbligo di Ffp2 e autosorveglianza (parlando dunque col medico curante in caso di comparsa di sintomi) per le persone che hanno copertura vaccinale completa, booster compreso, e un tempo di 5 giorni per chi ha già ricevuto due dosi. Le modifiche, spiegano, sono necessarie alla luce di uno stravolgimento del sistema di contact tracing, “saltato” in diversi territori.

Non solo: sempre stando al documento delle Regioni, un positivo conclamato può uscire dalla quarantena dopo dieci giorni dal contagio se da tre giorni non ha sintomi, senza nemmeno ripetere il tampone.

E' certo invece che resterà, come attualmente previsto, di dieci giorni il periodo di isolamento obbligatorio per i non vaccinati.

I CRITERI PER I CONTATTI – Allo studio anche la possibile revisione dei criteri di definizione del "contatto stretto" e di "basso rischio" contenuti nella circolare del ministero dell'agosto scorso. In quel documento si specifica che di fronte ad un "basso rischio" la quarantena può essere revocata a seguito di test antigenico o molecolare negativo in assenza di sintomi. Un'altra riflessione potrebbe arrivare su eventuali deroghe o riduzioni dei giorni di quarantena per quegli operatori sanitari venuti a contatto, fuori dal proprio ambito lavorativo, con persone positive: un provvedimento di questo tipo punterebbe ad evitare eventuali carenze di personale sanitario dovute all'isolamento obbligatorio.

Tra i temi da affrontare anche quello dei prezzi calmierati per le mascherine Ffp2 (obbligatorie sui mezzi Tpl, in cinema, teatri e altri luoghi) il cui costo potrebbe aggirarsi intorno a un euro.

LA SCUOLA – Altra questione è il fronte scuola: una nuova stretta potrebbe arrivare proprio sulla gestione dei contagi in classe. Non è escluso che, a fronte dei numeri in ascesa dei positivi, si torni a prendere in considerazione da gennaio la proposta, già avanzata ma poi ritirata, di prevedere la quarantena per un'intera classe nel caso di un solo alunno positivo (al momento l'isolamento per tutti scatta con tre contagi). 

(Unioneonline/D)

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