La Procura di Napoli Nord, coordinata dal procuratore Maria Antonietta Troncone, ha sottoposto a fermo un collaboratore scolastico nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Marcello Toscano, l'insegnante di sostegno di 64 anni trovato senza vita, ucciso a coltellate, nel cortile della scuola "Marino Guarano" di Melito, nel Napoletano.

All'uomo - lungamente ascoltato dagli inquirenti - viene contestato il reato di omicidio

In merito alle circostanze della morte del professore, se l'orario in cui ha smesso di rispondere al cellulare dovesse corrispondere a quello dell'aggressione, sarebbe stato ucciso tra le 12 e le 12,30, cioè mentre alunni e docenti stavano facendo lezione. Un'ipotesi choccante, ma che pare probabile.

Sul corpo della vittima, scoperto in un cespuglio, dietro una casupola, i carabinieri hanno trovato i segni di diverse coltellate e tracce ematiche, forse anche dell'assassino. Altre tracce sono state repertate proprio nella casupola.

"Sono sconcertato, mi stringo al dolore della famiglia e della comunità scolastica. Chiediamo sia fatta luce al più presto", il commento del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi.

LE INDAGINI – Di Toscano non si sono avute più notizie dalla metà della mattinata di martedì e quando, in serata, non ha fatto ritorno a casa, il figlio della vittima si è presentato nella caserma dei carabinieri della vicina Mugnano alle 19.25: dopo la denuncia di scomparsa sono scattate le ricerche e tra le 21 e le 21,30 la figlia ha individuato la macchina del padre nei pressi della scuola. Guindi l’apertura dei cancelli, l’ispezione dei militari e la scoperta del cadavere, nell'aiuola.

Per tutto il giorno sono stati ascoltati testimoni, in caserma, alla ricerca di informazioni utili e su uno in particolare si è concentrata l'attenzione.

La videosorveglianza della scuola coprirebbe solo parzialmente la zona del ritrovamento, ma non si esclude che le telecamere di qualche negozio possano avere registrato immagini utili alle indagini.

IL RICORDO DI COLLEGHI E AMICI – A descrivere ai giornalisti la figura della vittima è l'amico Andrea Cipolletti, anche lui un docente: "Ricordo la sua scelta di fare l'insegnante di sostegno, per stare vicino ai problemi dei ragazzi con passione e professionalità".

Toscano è stato consigliere comunale a Mugnano, ma alle ultime amministrative è stato il primo dei non eletti del Pd. Almeno al momento, si esclude che la sua morte possa essere riconducibile all'attività politica.

Ieri circolava la voce che l'aggressione potesse essere riconducibile a una nota di demerito messa a un alunno, tesi respinta da Cipolletti: "Marcello preoccupato per il padre di un alunno che gli creava problemi? Lo smentisco, era molto sereno, gioviale, ultimamente l'ho incrociato e non ho avuto motivo di pensare a nulla di insolito".

Nel cuore della notte il cugino, il giornalista Marcello Curzio, ha affidato il suo sfogo ai social: "L'hanno ammazzato come un cane nel cortile di una scuola della Repubblica Italiana nella tarda mattinata di un anonimo martedì di fine settembre... Cronache da Melito dove si muore senza un perché e tra l'indifferenza generale. Grazie a uno Stato che ha abdicato da tempo".

(Unioneonline/v.l.)

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