È in carcere a Torino con l'accusa di sequestro di persona la donna con problemi psichici di 47 anni che ieri ha sequestrato la commessa di una gioielleria del centro di Cuneo, liberandola dopo una trattativa con la polizia.

La donna ha anticipato al telefono, poco prima delle 19, le sue intenzioni. "Sono Laura, avete un'ora di tempo e rapisco una persona", ha detto all'operatore della questura prima di entrare in azione la donna, già nota alla forze dell'ordine per queste azioni eclatanti.

Un gesto premeditato, dunque, ma un ostaggio scelto a caso: intorno alle 19 "Laura" è entrata nella gioielleria sotto i portici di via Nizza, ha puntato un taglierino alla gola della commessa e, minacciandola, le ha fatto chiudere la porta d'ingresso e abbassare le luci. "Tranquilla, ho solo bisogno di un ostaggio. Non fare scherzi o ti sfregio", le sue parole alla commessa, con cui si è chiusa nel bagno della gioielleria.

Dopo l'allarme, lanciato da una collega della commessa che ha visto le luci spente e l'ingresso chiuso, la polizia, coordinata dal commissario Luigi Chilla, ha isolato la zona e iniziato la trattativa.

Quando la commessa stava per svenire la donna ha desistito: ha aperto la porta, gettato il cutter a terra e liberato l'ostaggio, sotto choc ma senza alcune ferita.

Le indagini e gli accertamenti sono stati coordinati dal vice procuratore di Cuneo, Gabriella Viglione.

(Unioneonline/v.l.)
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