Prima condanna a Milano in un processo penale per caporalato sui rider.

Oggi, infatti, il gup Teresa De Pascale ha inflitto una pena di tre anni e otto mesi a Giuseppe Moltini, uno dei responsabili delle società di intermediazione coinvolte nell'inchiesta del pm Paolo Storari che aveva portato pure al commissariamento, il 29 maggio del 2020, della filiale italiana di Uber, revocato lo scorso marzo dai giudici dopo il riconoscimento del percorso "virtuoso" intrapreso.

Il giudice ha anche deciso di convertire il sequestro di circa 500mila euro in contanti, disposto nelle indagini, in un risarcimento da 10mila euro a testa per i 44 fattorini parti civili e da 20mila euro per la Cgil.

La sentenza è stata emessa nel processo con rito abbreviato a carico di Moltini, che era accusato di caporalato sui fattorini che, attraverso le società di intermediazione Flash Road City e Frc, facevano le consegne di cibo a domicilio per conto di Uber.

I 44 rider, che lavoravano tra Milano, Torino e Firenze, erano entrati nel procedimento proprio per chiedere il riconoscimento dei danni subiti. Parti civili anche la Cgil e la Camera del Lavoro.

Come emerso dall'inchiesta del Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza milanese, i lavoratori venivano "pagati a cottimo 3 euro", "derubati" delle mance e "puniti" con decurtazione dei compensi se non stavano alle regole.

(Unioneonline/F)

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