Indagini in corso a Roma, dopo che un uomo di nome Hasib Omerovic, 36 anni, sordomuto, è precipitato dalla finestra di un appartamento di uno stabile di edilizia popolare a Primavalle nel corso di una perquisizione da parte della Polizia.

Omerovic si trova ora ricoverato in ospedale, in gravi condizioni per via di varie fratture, e i familiari, di origine rom, chiedono che si faccia piena luce su quanto accaduto.

La Procura, come detto, ha aperto un’inchiesta, mentre il deputato Riccardo Magi (+Europa) ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

Il capo della Polizia Lamberto Giannini, dal canto proprio, ha garantito "massima trasparenza" sugli accertamenti e "una costante collaborazione" con la magistratura.

LA RICOSTRUZIONE – Il fatto risale al 25 luglio scorso. Secondo quanto emerge dall'esposto presentato dai genitori di Omerovic, l'uomo- affetto da una sordità invalidante - sarebbe stato picchiato e poi lanciato dalla finestra.

Il racconto di quanto avvenuto si basa sulla testimonianza della sorella minore di Hasib, presente nell'appartamento durante l'attività di agenti in borghese.

Nella denuncia, che ha portato la Procura di Roma ad aprire un fascicolo per tentato omicidio al momento contro ignoti, si fornisce la versione della sorella.

IL RACCONTO DELLA SORELLA – Secondo la sorella minore del 36enne gli agenti avrebbero chiesto all'uomo i documenti e lui, impaurito, si sarebbe chiuso in una stanza. Qui la situazione, a detta della giovane, avrebbe preso una piega drammatica. Gli agenti avrebbero infatti forzato la porta. "Lo hanno picchiato con il bastone, è caduto e hanno iniziato a dargli i calci - ha riferito la sorella - è scappato in camera e si è chiuso, loro hanno rotto la porta, gli hanno dato pugni e calci e lo hanno preso dai piedi e lo hanno buttato giù”, facendogli fare un volo di circa 8 metri. 

L’ALTRA VERSIONE – Sempre secondo quanto riportato nell'esposto, nei giorni successivi un agente del commissariato avrebbe riferito informalmente ai familiari che Omerovic avrebbe "infastidito e molestato alcune ragazze del quartiere", per cui i poliziotti si sarebbero recati nella sua abitazione per fare accertamenti.

Secondo il racconto dell'agente, invece, Hasib sarebbe rimasto tranquillo ma mentre stavano andando via, avrebbero sentito alzare la tapparella della finestra della camera da dove si sarebbe buttato.

Una versione completamente diversa su cui indaga la Procura, con gli inquirenti che hanno anche sequestrato alcune lenzuola con macchie di sangue e il bastone di una scopa spezzato. 

(Unioneonline/l.f.)

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