Un interrogatorio fiume, durato oltre otto ore, quello a cui è stato sottoposto il sindaco di Roma Virginia Raggi, indagata dalla procura di Roma per abuso d'ufficio e falso in atto pubblico in merito alla nomina di Renato Marra, fratello dell'ex capo del Personale del Campidoglio Raffaele arrestato per corruzione.

LE POLIZZE - Ed è spuntata anche una polizza sulla vita del suo ex fedelissimo Salvatore Romeo, del valore di 30mila euro, di cui è beneficiaria proprio la Raggi. Una circostanza strana, secondo gli investigatori, visto che le polizze sulla vita di solito si intestano a parenti stretti.

In realtà, da quanto trapelato, le polizze con Raggi beneficiaria sarebbero due: una stipulata a gennaio 2016 e senza scadenza, un'altra di 3mila euro in scadenza nel 2019.

E la causale di almeno una delle due sarebbe "relazione sentimentale", anche se Romeo nega ogni legame particolare, parlando di semplice "stima".

Si è parlato anche di questo nell'interrogatorio di ieri, ma da indiscrezioni i magistrati non avrebbero ravvisato in tali contratti ipotesi di reato.

L'INCARICO A ROMEO - Sempre in base alle indiscrezioni, la prima polizza era già stata sottoscritta da tempo, ma a gennaio 2016 Romeo ne ha cambiato il beneficiario, indicando appunto il sindaco di Roma. Un mese dopo la Raggi vinceva le comunarie grilline, quindi le elezioni e ad agosto nominava Romeo capo della segreteria politica, triplicandogli lo stipendio (che passava da 39mila a 110mila euro all'anno, per essere successivamente limato a 93mila in seguito ai rilievi dell'Autorità nazionale anticorruzione di Cantone).

Romeo si è poi dimesso in seguito all'arresto di Marra che ha portato a un repulisti nel cosiddetto cerchio magico del sindaco.

"NON SAPEVO NULLA" - "Non ne sapevo nulla, sono sconvolta", si è giustificata la Raggi.

In mattinata, intercettata dai giornalisti mentre usciva di casa, ha scartato le ipotesi di dimissioni: "Non ci penso affatto, ho sentito Grillo, ho la fiducia del Movimento".

Poi su Facebook: "Per quanto riguarda le polizze assicurative ho spiegato ai magistrati che non ne sapevo nulla, né potevo saperlo visto che si tratta di polizze da investimento che non presuppongono la firma del beneficiario e soprattutto secondo la stessa procura non costituirebbero fatto penalmente rilevante in quanto non emergerebbe un'utilità corruttiva."

Ancora: "Non ho ricevuto un euro e sono pronta a querelare che dice il contrario. Sono diventata sindaco perché i romani hanno creduto nel programma del Movimento 5 Stelle".

BASE IN FERMENTO - Intanto infuria la polemica nella base del Movimento, con gli attivisti che lanciano l'hashtag "#mandolavetetrovata".

"C'è qualcuno che mi può intestare una polizza?", chiede sarcastico un militante.

"Possibile che venga fatto tutto a sua insaputa? Ma chi abbiamo eletto?", gli fa eco un'altra.

Sul blog di Grillo va in scena una vera e propria guerra a colpi di tastiera, tra chi difende la Raggi e chi la attacca, mentre c'è chi non nasconde la preoccupazione per il futuro del Movimento 5 Stelle.

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