E' durato otto ore l'interrogatorio di Virginia Raggi. La sindaca di Roma è stata ascoltata giovedì in una struttura in zona Tuscolana dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Francesco Dall'Olio, titolari dell'inchiesta che la vede indagata per abuso d'ufficio e falso in atto pubblico.

Mentre proseguono gli accertamenti, sarebbe emersa una polizza assicurativa stipulata da Salvatore Romeo (nominato a capo della segreteria del primo cittadino) che avrebbe come beneficiaria proprio la Raggi, del valore di 30mila euro, da incassare in caso di morte (in un primo momento, in realtà, fino al gennaio 2016 il beneficiario era un altro).

Non è ancora chiaro, però, se lei sapesse o meno dell'esistenza di questo contratto e se tale atto abbia avuto qualche legame con la nomina di Romeo.

E continuano anche le indagini, e decine di conversazioni tra Raffaele Marra e il fratello Renato registrate fra ottobre e novembre scorsi vengono esaminate. Il primo, dopo aver invitato il secondo a presentare domanda "perché si è librato il posto di capo del Turismo", gli spiega che bisogna avere "l'appoggio di Adriano", ossia Adriano Meloni, assessore al Commercio che ha confermato la circostanza proprio qualche giorno fa.

I fratelli Marra avevano parlato poi col presidente del Consiglio comunale, Marcello De Vito, coinvolgendo nella pratica anche Salvatore Romeo; mentre Raggi ha sempre detto di aver fatto tutto da sola - in merito alla nomina di Renato Marra - le conversazioni dimostrano l'esistenza di diversi appoggi politici.

Intanto, nelle ultime ore sono venuti a galla anche i messaggi che il sindaco della capitale ha scambiato con altri consiglieri comunali attraverso una chat su Whatsapp; presa di mira, in particolare, Roberta Lombardi: "Io a volte mi chiedo se la gente faccia pace col cervello prima di parlare", scrive Raggi.

CASO MARRA, INDAGATO IL SINDACO RAGGI - VIDEO:

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