C'è anche la pista familiare tra quelle su cui si stanno muovendo le forze dell'ordine per il caso di Alessandro Neri, il 29enne di Spoltore (Pescara) ucciso con due colpi di pistola (alla testa e al torace) e ritrovato morto alla periferia sud di Pescara giovedì scorso.

La famiglia nel mirino è quella della madre di Alessandro, Laura Lamaletto. I Lamaletto hanno legami con il Venezuela e sono proprietari dell'azienda vitivinicola "Il Feuduccio", dove Alessandro e la mamma avevano lavorato fino a un paio di anni fa.

Poi uscirono per motivi non chiari: qualcuno ha parlato di tensioni con la famiglia ("Siamo stati mandati via perché siamo onesti", ha detto Laura).

L'impresa è ora in mano a un cugino del 29enne ucciso, Gaetano jr., che ha lasciato l'Italia il giorno prima della scomparsa di Neri, e a suo padre Camillo.

Nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati, ma intanto i Carabinieri di Pescara hanno sequestrato due auto appartenenti al "Feuduccio".

I FUNERALI - Ieri centinaia di persone hanno salutato per l'ultima volta Alessandro nella chiesa di Villa Raspa a Spoltore.

Al rito ha partecipato anche una folta rappresentanza della comunità venezuelana.

"Andate sulla retta via - ha detto mamma Laura agli amici di Alessandro - non scegliete cattive amicizie. E aiutatemi a trovare il colpevole".

(Unioneonline/D)

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