Tredici persone sono state arrestate dalla polizia di Stato – 21 quelle denunciate a piede libero – nell’ambito di un’operazione contro la pedopornografia online. Le accuse vanno dalla divulgazione alla cessione e detenzione di materiale.

In manette è finito anche un 29enne residente a Ossi. Nella sua abitazione è stato sorpreso mentre scaricava materiale incriminato da aggiungere al suo consistente archivio fatto di video (tra i 10mila e i 20mila), molti dei quali con protagonisti bimbi di età inferiore ai 10 anni.

L’uomo è stato portato a Bancali.

L’indagine è cominciata oltre un anno e mezzo fa ed è stata condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Palermo dal Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Sicilia Occidentale con il coordinamento del Servizio Centrale, presso il Centro Nazionale per il Contrasto della pedopornografia on-line (C.N.C.P.O.).

Grazie al supporto degli Uffici di Specialità di Cagliari, Bari, Bologna, Catania, Firenze, Milano, Napoli, Pescara, Reggio Calabria, Roma, Torino, Trento, è stata ricostruita la rete di rapporti intercorsi tra italiani e stranieri con la quale venivano scambiati via web foto e video che ritraevano atti sessuali tra adulti e minori, violenze sessuali subite da bambini, e talvolta anche contenuti pedopornografici realizzati in danno di neonati. In totale si è proceduto al sequestro di più di duecentocinquantamila “file”.

Nell’ottobre del 2019 la Procura di Palermo aveva autorizzato degli agenti a svolgere attività sotto copertura e questi sono riusciti a individuare le utenze da cui avvenivano le connessione risalendo a persone residenti in 13 diverse regioni nei confronti delle quali sono poi scattate le perquisizioni con conseguenti sequestri di dispositivi informatici.

(Unioneonline/s.s.)

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