Il nucleo di polizia economico-finanziaria di Milano sta acquisendo le carte raccolte dall'Antitrust sulla vicenda dei pandori Ferragni-Balocco, nell'ambito dell'inchiesta esplorativa coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco.

Per l'istruttoria l'autorità garante della concorrenza (che ha comminato una maximulta da oltre un milione di euro) ha raccolto moltissimo materiale e di conseguenza l'acquisizione da parte della Gdf prenderà diversi giorni. Tutta la documentazione, che compone un corposo fascicolo, sarà poi esaminata dalle Fiamme gialle. Al momento l'inchiesta è a carico di ignoti e senza titolo di reato.

Anche la Procura di Prato ha aperto sul caso un fascicolo senza ipotesi di reato e senza indagati. Un atto dovuto a seguito dell'esposto che il Codacons ha presentato all'autorità giudiziaria nelle varie città italiane. 

Esposto in cui l’associazione ipotizza il reato di truffa aggravata a danno dei consumatori. Secondo il Codacons è stato fatto credere che «acquistando il Pandoro Pink Christmas i consumatori avrebbero contribuito alla donazione» all'ospedale Regina Margherita di Torino «in realtà già fatta dalla sola Balocco» e che «comprando il pandoro si poteva contribuire alla donazione e che la signora Ferragni partecipava direttamente alla donazione, circostanze risultate non rispondenti al vero».

(Unioneonline/D) 

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