Chiara Ferragni indagata nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano con al centro il caso del pandoro '”Pink Christmas” prodotto dall'azienda piemontese Balocco. L'iscrizione dell’influencer è stata decisa dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco. Il reato ipotizzato è truffa aggravata dalla minorata difesa dei consumatori in quanto commessa con il sistema informatico.

Da quanto si apprende è indagata anche Alessandra Balocco, presidente e amministratore delegato della Balocco Spa, sempre per truffa aggravata. 

«Sono serena perché ho sempre agito in buona fede e sono certa che ciò emergerà dalle indagini in corso. Ho piena fiducia nell'attività della magistratura e con i miei legali mi sono messa subito a disposizione per collaborare e chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nel più breve tempo possibile. Sono, invece, profondamente turbata per la strumentalizzazione che una parte dei media sta realizzando, anche diffondendo notizie oggettivamente non rispondenti al vero», ha commentato l’influencer, che è difesa dai legali Marcello Bana e Giuseppe Iannaccone.

La notizia arriva dopo tre settimane di polemiche, innescate dalla notizia della maxi multa da 1,4 milioni di euro inflitta dall’Antitrust a Chiara Ferragni, Fenice e Tbs Crew, e di 420mila euro a Balocco per “pratica commerciale scorretta”.

Sanzione emanata in quanto, secondo l’Authority, «le suddette società hanno fatto intendere ai consumatori che acquistando il pandoro "griffato" Ferragni (a oltre 9 euro anziché 3,70) avrebbero contribuito a una donazione all'Ospedale Regina Margherita di Torino», mentre la donazione, di 50mila euro, era stata invece già effettuata dalla sola Balocco mesi prima.

(Unioneonline/l.f.)

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