Sfruttamento illegale di manodopera e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Sono le accuse di cui dovrà rispondere un 72enne di origine sarda, che ora si trova agli arresti domiciliari in provincia di Viterbo.

L'uomo è finito nei guai nell'ambito di un'inchiesta coordinata dal pm Stefano D'Arma. Secondo l'accusa l'anziano, allevatore, impiegava operai rumeni o africani in condizioni disumane.

Dieci ore di lavoro senza tutele, dall'alba alla sera, in cambio di poche centinaia di euro al mese. Alloggi fatiscenti e sporchi. Niente ferie, niente permessi. E poi, quando i servigi non erano più richiesti, un commiato da vero "caporale" senza scrupoli: "Vai via, levati dal cazzo!".

È quanto hanno raccontato le persone alle dipendenze del 72enne, che il prossimo 14 novembre dovrà comparire davanti al gup.

L'indagine si inserisce in una più ampia inchiesta avviata dalle procure di Viterbo e Siena sullo sfruttamento della manodopera clandestina nella pastorizia avviata nel 2016 e che conta ormai 37 indagati.

(Unioneonline/l.f.)
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