La Polizia ha individuato l'uomo ritenuto responsabile dell'omicidio di Antonio Schiesaro, ucciso a Verona nel maggio 2001.

Si tratta di un 65enne di origine romena, Ion Lacanu, 65enne senza fissa dimora rintracciato dagli agenti sul litorale di Ostia, dove aveva trovato un ricovero di fortuna in una roulotte.

L'uomo era stato fermato il 22 aprile scorso, oggi è arrivata la conferma: contro di lui, finora rimasto estraneo alla vicenda, sarebbero stati trovati indizi certi e inequivocabili.

Schiesaro venne ucciso in maniera efferata nella propria abitazione: il killer lo colpì una settantina di volte con una forbice, infierendo sul corpo.

Quanto al movente, secondo gli investigatori sarebbe legato a qualche screzio nel mondo borderline della prostituzione. La vittima era solita frequentare la stazione ferroviaria della città veneta, adescando giovani stranieri che poi ospitava nella sua abitazione in cambio di rapporti sessuali.

Nella casa del delitto gli investigatori trovarono copiose tracce di sangue, soprattutto in bagno: l'assassino si era probabilmente lavato dopo l'omicidio per ripulirsi delle tracce dello scempio.

Ma nonostante i numerosi campioni ematici prelevati, negli anni non è mai stato possibile risalire al colpevole.

Ora, invece, a svolta, grazie alla caparbietà degli uomini dell'Udi, l'Unità delitti insoluti della Polizia, che si occupa dei cosidetti "cold case" e l'arresto di Lacanu. Quest'ultimo sarebbe già noto alle forze dell'ordine per un passato di estrema violenza.

In passato era finito sotto accusa per le ripetute vessazioni messe in atto sulla compagna, alla quale era addirittura arrivato a dare fuoco nel corso di una banale lite.

(Unioneonline/l.f.)
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