Novità sull'omicidio di Luca Sacchi. I risultati dell'autopsia hanno messo in evidenza lividi sulle braccia compatibili con il tentativo del ragazzo di proteggersi dai colpi di mazza.

L'aggressione nei confronti del 24enne romano risale a mercoledì scorso quando, assieme alla ragazza Anastasia Kylemnyk, è stato assalito al parco della Cafarella della Capitale. Quella sera Valerio Del Grosso e Paolo Pirino (uno con precedenti per droga e l'altro incensurato) hanno prima minacciato la giovane per sottrarle uno zaino e poi ucciso il ragazzo con una pistola.

I due sono stati arrestati da Polizia e carabinieri dopo la denuncia della mamma di uno di loro, messa in allarme dal tam tam sui social e dal fatto che il figlio fosse sparito. Rimangono, però, diversi dubbi sull'accaduto.

Al momento gli investigatori hanno analizzato cinque cellulari con l'obiettivo di ricostruire i contatti tra la vittima e i vari pusher. La pista più accreditata, infatti, è quella che Sacchi stesse scambiando della droga quando improvvisamente la situazione è degenerata. I due sospettati, notando che nello zainetto di Anstasia c'erano parecchi soldi, si sono offerti di procurare lo stupefacente in macchina (la Smart bianca sulle cui tracce si sono poi messe le forze dell'ordine) per poi tornare con un'arma. Versione poi smentita dalla Kylemnyk.

Intanto la Procura di Roma ha dato il via libera ai funerali di Luca. Il pm Nadia Plastina ha disposto che nulla osta alla restituzione della salma alla famiglia. Ieri il padre della vittima è stato autore di una conferenza stampa commovente in cui ha definito il 24enne "Pulito, buono e forse troppo ingenuo". Nei prossimi giorni verranno ascoltati diversi testimoni.

(Unioneonline/M)
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