Obbligo di dimora per Carminati, lui: "Mi hanno riconosciuto un diritto"
La Procura lo ha disposto per via del pericolo di fugaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Massimo Carminati non potrà spostarsi da Sacrofano (Roma). Libertà confinata per l'ex Nar scarcerato ieri da Oristano, cinque anni e mezzo dopo l'arresto da film nell'ambito della maxi inchiesta "Mondo di mezzo".
Oggi la Procura generale ha disposto per il "Cecato" l'obbligo di dimora, decisione arrivata per le polemiche sulla scarcerazione e presa per via dei precedenti di Carminati.
Secondo la Procura infatti sussiste il pericolo di fuga. Come dimenticare il precedente del 1981 in particolare, quando il "Cecato" fu catturato quando aveva 23 anni mentre tentava di varcare il confine con la Svizzera. La Digos lo intercettò in provincia di Varese a bordo di un'auto, ne nacque un conflitto a fuoco e Carminati fu gravemente ferito a un occhio prima della cattura.
Era il primo arresto di Carminati, da ieri tornato libero dopo 5 anni e 7 mesi di detenzione preventiva. Sono scaduti infatti i termini della custodia cautelare dopo che la Cassazione ha derubricato a "corruzione capitale" la vicenda di "mafia capitale" e ordinato alla Corte d'Appello di fare un nuovo processo e ricalcolare le pene per gli imputati.
"Mi hanno riconosciuto questo diritto, hanno semplicemente applicato la legge", avrebbe detto il "Cecato" al suo legale secondo il Corriere, lamentando anche i "quasi quattro anni di 41bis ingiustificato".
GLI ALTRI CONDANNATI - Ora la partita della scadenza termini si apre anche per gli altri condannati. Per il ras delle cooperative Salvatore Buzzi i termini sarebbero già scaduti, lui è ai domiciliari dallo scorso dicembre e finora la difesa non ha presentato per lui istanza di scarcerazione. In autunno i termini scadranno per vari altri condannati, tra cui l'ex consigliere Luca Gramazio.
(Unioneonline/L)