Una donna che viene ricoverata in ospedale dopo aver assunto alcuni farmaci, pare per togliersi la vita. Che muore dopo tre giorni di ricovero ma non per quei farmaci ingeriti, per una emorragia interna provocata dalle botte del figlio.

È un vero e proprio dramma familiare quello che si è consumato a Marsala (Trapani), in via Guglielmo Oberdan, alla periferia della città.

La vittima è Anna Peralta, ottantenne, i carabinieri che indagano sulla vicenda hanno fermato il figlio, Girolamo Peraino, 51 anni. Frequenti le tensioni tra i due, legate a motivi economici e dovute alla tossicodipendenza di lui.

La donna è morta a causa di una emorragia interna provocata da gravi lesioni alla milza, ferite causate dal figlio che l’ha picchiata per avere i soldi della droga. L’uomo non ha fatto ammissioni, i pm di Marsala, coordinati dal procuratore Fernando Asaro, contestano l’omicidio preterintenzionale.

Dopo quello che si presume sia l’ennesimo pestaggio, la donna ha ingerito alcuni farmaci per togliersi la vita. Così è finita all’ospedale Paolo Borsellino per un avvelenamento da farmaci, da cui si è ripresa. Non si è ripresa invece da quelle ferite riportate a causa delle percosse subite dal figlio nei giorni prima del ricovero.

(Unioneonline)

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