Una ragazza di 22 anni di nazionalità egiziana, Fatma Ashraf Shawky Fahmy, è stata espulsa dall'Italia per motivi di sicurezza nazionale.

Stando a quanto riferito dal Viminale, la giovane, residente in regola a Milano, da qualche mese aveva intrapreso un percorso di radicalizzazione e meditava di commettere un attentato kamikaze nel nostro Paese.

Nata in Egitto e arrivata a Milano nel 2013, nell'ultimo periodo aveva cominciato a indossare il niqab, velo integrale che copre completamente il viso, lasciando solo una fessura per gli occhi e il corpo.

Una novità, per lei, visto che fino a quel momento si era sempre vestita all'occidentale.

La giovane, che viveva nel quartiere Gratosoglio nella periferia sud di Milano insieme ai genitori e a tre fratelli minori, trascorreva interamente le sue giornate su internet. Non aveva un lavoro né alcuna relazione sociale significativa. Dalle perquisizione di un tablet è emerso che, nell'isolamento, si era messa in contatto con un terrorista dell'Isis non meglio identificato al quale aveva chiesto di organizzarle un viaggio in Siria.

Aveva poi rinunciato a partire per motivi logistici, ma si era detta disponibile a compiere attentati in Italia.

Con un provvedimento del Questore di Milano di esecuzione immediata, la Polizia di Stato ha espulso la 22enne dal Paese.

(Redazione Online/D)

Con il velo davanti a un bus
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