Sono circa 3.479 le persone sbarcate sulle coste italiane nel mese di gennaio 2025. Il dato mostra un aumento del 13% rispetto al mese precedente (3.080) e un aumento del 54% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Lo comunica l'Unhcr, l'Agenzia Onu per il Rifugiati, spiegando che le persone arrivate sulle coste italiane a gennaio sono partite da Libia e Algeria.

La Libia è stata questo mese il primo Paese di partenza, con circa il 99% di tutti gli arrivi via mare in Italia. Circa l'83% delle persone arrivate a gennaio sono sbarcate a Lampedusa. Altri porti di sbarco includono Ancona, Taranto, Catania, Pozzallo, Reggio di Calabria, Genova, Olbia (QUI LA NOTIZIA), Porto Empedocle, Porto Pino, Teulada e Brindisi.

A gennaio, le nazionalità di origine prevalenti sono state: Bangladesh (35%), Pakistan (22%), Siria (13%), Egitto (8%), Etiopia (5%), Eritrea (4%), Algeria (2%), Marocco (2%), Somalia (2%) e Sudan (1%).

Nel corso di gennaio non sono purtroppo mancate, riferisce la stessa Unhr, naufragi e vittime nel corso delle traversate della speranza: «Almeno due neonati risultano morti e uno disperso, in base alle testimonianze raccolte dal nostro staff su un naufragio avvenuto nel mese di gennaio. L'imbarcazione, partita da Sabratha (Libia) con circa 20 persone a bordo, principalmente di nazionalità nigeriana, si sarebbe rovesciata a causa delle onde molto alte dopo un giorno e due notti di navigazione».

L'Unhcr ricorda di essere «presente nei luoghi di sbarco dove continua a supportare con team dedicati le autorità italiane, in collaborazione con le agenzie nazionali ed europee e gli altri partner, per fornire informazioni ai nuovi arrivati e per una pronta individuazione e la tempestiva presa in carico dei minorenni e delle persone più vulnerabili presso servizi e cure specializzati».

(Unioneonline)

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