I boss della mafia Matteo Messina Denaro e Giuseppe Graviano assistettero, seduti tra il pubblico del Teatro Pairoli di Roma, al Maurizio Costanzo Show.

Era l’inverno del 1992 ed entrambi erano già latitanti. Pochi mesi prima erano stati uccisi da Cosa Nostra i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e pochi mesi dopo – il 13 maggio 1993 – un'autobomba esplose in via Fauro a Roma, un attentato da cui Costanzo e Maria De Filippi uscirono miracolosamente illesi.

La partecipazione allo show di Costanzo potrebbe essere stata, dunque, una sorta di ricognizione, sembra su mandato di Totò Riina, per preparare l’attacco dinamitardo contro il noto giornalista e conduttore, morto il 24 febbraio 2023.

A rivelare la notizia e divulgare un’immagine inedita dei due boss tra il pubblico è stata La Repubblica. Una foto che assieme ad altre fa parte dell'inchiesta, coordinata dai procuratori aggiunti di Firenze Luca Turco e Luca Tescaroli e dal pm Lorenzo Gestri, sulle stragi al Nord in cui è indagato l'ex senatore Marcello Dell'Utri e in cui era indagato anche Silvio Berlusconi.

Da quanto si apprende, le immagini sono state individuate dagli investigatori che hanno esaminato tutte le puntate dello show dal 1991 al 1993, scoprendo Graviano (con indosso un maglione rosso) e Messina Denaro (alla sua destra) in due serate: il 13 novembre e il 30 dicembre 1992.

I filmati sono stati poi mostrati a diversi collaboratori di giustizia che avrebbero riconosciuto i due boss, in particolare Graviano.

Lo spunto investigativo è arrivato dallo stesso Graviano: intercettato in carcere ha rivelato a un detenuto di essere stato nel 1992 a Roma con “U siccu” (soprannome di Messina Denaro), anche nel teatro in cui si registrava il Costanzo Show. 

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata